Rossano Calabro, paese natale della fondatrice, Ven. Isabella de Rosis

Suore Riparatrici Del Sacro Cuore

Panorama di Rossano

Cattedrale di Rossano:

Altare SS Achiropita

Palazzo dei baroni de Rosis

Rossano -Cappella S.Cuore

Rossano Calabro, antichissima  città bizantina, è sita sul versante jonico, a 270 metri sul mare.

   Ha origini antichissime; si confonde tra il mito e la storia. La sua esistenza si fa risalire a 657 anni prima della guerra di Troia. Famosa per i suoi monumenti e il suo codice purpureo.

Patria di molti santi: S. Nilo, s. Bartolomeo, sembra anche di santa Faustina.

    Tra i suoi cittadini, dal secolo XVI, annoverò anche i Baroni de Rosis, provenienti da Corigliano.

    Qui il 9 giugno 1842, nel palazzo dei baroni de Rosis, nacque Isabella (variante di Elisabetta = Dio è il mio giuramento), dal Barone Domiziano e dalla Baronessa Gabriela Francesca Berlingieri.

La finestra a sinistra, dell’ultimo piano, indica la camera dove nacque Isabella.

 Fu per lei un palazzo di dolori, di sofferenze e di umiliazioni, ma Dio la consolò.

Ora la casa natale è stata trasformata nel Centro di Spiritualità “M. Isabella de Rosis”.

Cattedrale di Rossano

Nella cattedrale di Rossano si conserva un’antichissima immagine della Vergine, Madre di Dio, che, afferma la leggenda, non fu dipinta da mano umana, per cui è detta “Achiropita”.

 

… guarda le cose di quaggiù  e nulla affascina il suo cuore, poiché ella stima l’oro, le pietre preziose, il bisso, pel giusto loro valore di terra e fango. Di ben altre gemme, veramente preziose, quest’anima va in cerca…

                                                                                        (Spiritualità- Gianmaria pag. 58)

STEMMA BARONALE – CUORE di GESÙ

Rossano (CS) Museo Diocesano di Arte Sacra

Codex Purpureus (sec.VI)

Tav. XII -  Parabola del Buon Samaritano (con Davide, Michea, Davide e Sirach).

È questa la nuova cappella in cui, ora, è stata collocata la statua del Sacro Cuore, regalata a Isabella de Rosis dalla mamma, baronessa Gabriela Francesca Berlingieri. Benedetta solennemente da mons. Pietro Cilento, il 2 febbraio 1871. fu esposta sull’altare eretto in fondo alla navata destra della Cattedrale.

  Nel mese di giugno dello stesso anno, fu celebrata con solennità la festa del S. Cuore. Isabella con gioia ne fa la relazione in una lettera scritta all’amica Giovannina Castrone.