S. Chiara – Porticato

Suore Riparatrici Del Sacro Cuore

Qui Isabella entrò bambina. I genitori avevano scelto per lei questo collegio sia perché offriva garanzie di una formazione umanistica e religiosa più consona alle esigenze di un casato patrizio calabrese, ma specialmente perché al Santa Chiara  vivevano due zie della de Rosis: Eleonora e Vittoria, suor Maria Crocifissa e suor Maria Vittoria,  sorelle della mamma.

  

     

Isabella vi  iniziò la sua vita di preghiera, lavoro e studio. Approfittò di questo tempo per arricchire la mente e il cuore di sapienza spirituale e scientifica. Studiò le lettere, il francese, la musica pianoforte e arpa, ed ogni specie di lavori a ricami in seta ed in oro.

      Incaricata delle  educande era suor Marianna Spinelli, del nobile casato calabrese dei principi di Cariati e duchi di Seminara, che  si dedicò alla educazione delle fanciulle con impegno e diligenza.

Influì  sulla formazione spirituale della Serva di Dio più con l’esempio che con la parola

Sicuramente da lei Isabella imparò lo spirito di povertà, ubbidienza, l’amore alla sofferenza e alla mortificazione, virtù  emergenti nella vita di Isabella e sottolineate anche nella vita della Spinelli.

   In questo Monastero Isabella si accostò alla Prima Comunione, ricevette la Cresima e a 15 anni, nel 1856, fece la sua prima Consacrazione al Sacro Cuore.

MONASTERO DI SANTA CHIARA

S. Chiara – Facciata esterna